Il Tibet e... le nostre montagne

Venerdì 29 maggio 2009 presso la nostra scuola si è svolto un incontro/laboratorio con un monaco buddista, Lama Michel.

L'incontro era previsto all'interno del progetto Radio K2 e per questo i nostri alunni hanno preparato delle domande sulle differenze tra le nostre montagne e quelle tibetane, le più alte del mondo, e sulle difficoltà di adattamento ad alta quota per un organismo proveniente da altre zone.

L'incontro è stato decisamente positivo, interessante e coinvolgente per tutti sia per i ragazzi sia per gli insegnanti che hanno partecipato.

Lama Michel, anche grazie alla giovane età, ha saputo intrattenere i ragazzi molto piacevolmente, ha permesso la conoscenza di un ambiente severo e interessante ed ha fornito un momento di riflessione sullo studio, sulla meditazione, sul rispetto per la natura, per il proprio corpo e per lo spirito.

L'incontro è durato l'intera mattinata e vi hanno preso parte tutti i ragazzi ricoverati e una parte dei docenti.

Lasciamo ora la parola ai nostri inviati:

Venerdì 29 maggio è venuto a scuola Lama Michel, un giovane monaco di appena 28 anni e molto simpatico.

Michel è alto, scuro di pelle e di capelli e indossa la tunica rossa e arancio caratteristica della sua religione.

Avevamo già conosciuto Lama Michel in occasione della scorsa festa di Natale.

 

Ci ha raccontato che viene dal Brasile, ci ha poi parlato della sua infanzia, della sua vocazione e dei suoi lunghi studi in Tibet presso un monastero buddista. Ci ha descritto come si svolge la giornata in un monastero.

La cosa che si fa di più è pregare e meditare. Ci si alza presto verso le 5 e 30 del mattino e si va a dormire verso le 22 e 30. Ha detto che per lui è stato molto duro perché è un dormiglione e non si alza volentieri ma riesce perché deve vincere la sua naturale pigrizia.

Mi ha colpito molto il discorso sulla pigrizia perché molti di noi sono sicuramente dei veri pigroni: Nessuno deve dire che non ce la fa ma deve esserci un minimo di impegno. Non si deve mai rimandare a dopo quello che si può fare prima perché c'è il rischio di non farlo più.

Ci ha detto che lui mangia parecchio riso e beve acqua calda. Secondo la medicina tibetana l'acqua calda fa molto bene ed è la prima medicina per tutti i malesseri. Ovviamente non cura tutti i mali specialmente se molto gravi ma aiuta e ci ha consigliato di provare.

A 12 anni, in Brasile, ha conosciuto un monaco è subito è stato un suo sogno diventare come lui.

Noi avevamo anche preparato alcune domande sulle montagne del Tibet che come tutti sanno sono le più alte del mondo, le differenze con le nostre ma soprattutto la difficoltà di adattamento per chi non è abituato al simili altitudini.

Ha detto anche che per chi come noi non è del posto si sente molto la fatica perché la montagna Tibetana è alta più di 8000 metri ma per chi è nato lì non ci sono problemi perché sono abituati a stare sempre a quota 4000. In effetti ci ha spiegato che anche a vederle non si nota una grande differenza con le nostre perché appunto partendo già da 4000 metri visivamente è quasi la stessa dimensione.

Ci ha raccontato anche un aneddoto: una delle prime volte che è stato là ha fatto senza riflettere una piccolissima corsa, ma proprio breve con un suo compagno come di solito facciamo tra noi ragazzi...e subito si è accorto dell'errore che ha fatto, dalla difficoltà di respiro che ha avuto.

Inoltre fa sempre piuttosto freddo per questo hanno l'esigenza di bere sempre liquidi caldi in particolare bevono tanto te.

Lui parla l'inglese e lo spagnolo ma è molto bravo anche a parlare l'italiano pur essendo in Italia da appena 4 anni. Ci ha fatto vedere scrivendole alla lavagna le lettere dell'alfabeto tibetano, difficilissime anche nelle forme, ci vuole tanta pazienza e precisione.

Volete sapere com'è il suo abbigliamento? La tunica è costituita da 6 pezzi e ogni pezzo ha un preciso significato. Ci ha fatto anche vedere una loro mossa con le mani che a me è interessata molto e ci ha spiegato che praticamente toglie o meglio taglia l'ignoranza.

Anche questa esperienza come quella con la maestra di psicomotricità a cui ho avuto la fortuna di partecipare è stata bellissima.

Olga classe seconda media di Piancavallo

 

 

Lama Michel ci ha parlato di tante cose, ci ha fatto vedere la cartina del Brasile e del Tibet. Mi è piaciuto perché mi è sembrato molto sincero in quello che diceva. Ci ha parlato della vita in monastero, dello studio, del cibo e delle bevande. Noi facevamo domande e lui rispondeva. Era molto simpatico.

Anche l'alfabeto tibetano mi ha interessato molto e ci siamo anche divertiti perché è un giovane anche lui.

È stato bello quando ha provato a farci fare un minuto di meditazione ma non è facile se non si è abituati e alcuni di noi non riuscivano a stare seri. Mi piacerebbe riprovare.

Alla fine lo abbiamo ringraziato perché è stata una bellissima esperienza.

Elisa classe seconda media di Piancavallo