Acqua molecola della vita

L'acqua costituisce più della metà del corpo di qualunque organismo vivente.

Nell'acqua hanno avuto origine i primi esseri viventi apparsi sulla Terra.

Dove c'è acqua c'è vita.

Dove l'acqua manca non possono vivere né piante né animali.

Anche negli ambienti più difficili, in mezzo ai sassi o tra le sabbie del deserto, se appena vi è un po' d'acqua, la natura si manifesta in tutta la sua bellezza.

 

 

La molecola dell'acqua è molto semplice. La sua formula chimica è H 2 O perché formata da due atomi di idrogeno e da un atomo di ossigeno , due elementi e quindi è una sostanza composta. Ciascun atomo di idrogeno è legato all'ossigeno mediante un legame chimico molto forte.

Inoltre questa piccola molecola ha delle proprietà particolari che spiegano, il suo comportamento in molti fenomeni naturali che sono tutti i giorni sotto i nostri occhi.

Si tratta di una piccola molecola, infatti in una minuscola goccia d'acqua sono contenute milioni di molecole che sono tenute insieme da forze molto forti.

Se non ci fossero queste forze, tutta l'acqua evaporerebbe completamente e sul nostro pianeta non esisterebbe allo stato liquido, non ci sarebbe quindi la vita, né sarebbe mai comparsa.

 

Dove è comparsa la vita?

 

Si dice che l'acqua è madre perché da essa proviene la vita, perché è in essa che è nata la vita. Infatti i primi esseri viventi, costituiti da una singola cellula o poco più, probabilmente dei batteri, sono comparsi in mare. Ne sono testimonianza alcuni fossili di questi organismi trovati negli strati rocciosi più antichi del nostro pianeta.

La Terra del resto è l'unico pianeta del sistema solare in cui è presente una grande quantità di acqua.

Pensate che mettendo insieme l'acqua delle calotte polari, degli oceani, dei laghi e dei fiumi in un'unica grande goccia simbolica si otterrebbe una goccia di 1400 km di diametro.

 

La vita è nata nell'acqua ma è sempre grazie ad essa che continua ad essere possibile la vita sul nostro pianeta.

 

Non c'è vita senza l'acqua.

 

Basti pensare che il corpo umano ne contiene circa il 65/70%, un lombrico l'80%, il mais il 70%, un seme di girasole il 5%. Quindi è indispensabile non soltanto per il mondo animale ma anche per quello vegetale.

L'acqua del resto è fondamentale nel processo di fotosintesi.

Senza acqua questa importante reazione chimica non avviene, ma se non c'è fotosintesi non c'è produzione di cibo per tutti gli organismi consumatori e nemmeno l'ossigeno tanto importante per tutti gli esseri viventi.

 

Dove troviamo l'acqua nell'ambiente?

 

Nelle sorgenti, nei ruscelli, nei torrenti, nei fiumi, negli stagni, nei laghi e nei mari.

La superficie del nostro pianeta è ricoperta per il 71% di acqua. Tanta ma non infinita.

Ad esempio l'acqua dolce è una risorsa limitata anche se viene costantemente rinnovata dal ciclo idrogeologico.

Inoltre ogni anno, per effetto della radiazione solare evaporano circa cinquecentomila chilometri cubi d'acqua, che raggiungono l'atmosfera dove vanno a formare le nubi. Le nubi sono quindi dei veri e propri serbatoi d'acqua.

Conosciamo la pioggia, la grandine, la neve, il ghiaccio, la galaverna, la nebbia…fenomeni diversi ma pur sempre acqua.

E l'uomo? Qual è il suo ruolo nei confronti di questa sostanza?

 

Purtroppo l'uomo, molto spesso, è convinto che l'acqua sia una riserva inesauribile proprio perché ha un ciclo che si rinnova continuamente ma non riflette che, se danneggiata o maltrattata diventa non più utilizzabile per gli usi a cui è destinata e quindi è come se non ci fosse.

Attenzione!

Ben venga l'azione dell'uomo sull'acqua quando ad esempio crea sistemi di irrigazione, costruisce le dighe per produrre energia, erige ponti per collegare gli ambienti.

Ma stiamo molto attenti quando modifichiamo il percorso di un fiume, quando riversiamo nei corsi d'acqua tutto quello che ci pare, quando consideriamo il fiume, il lago o il mare come una grande pattumiera.

Gli effetti di azioni sconsiderate potrebbero essere tremendi, a volte sono immediati, a volte si vedono nel tempo, e il più delle volte sono danni irreversibili cioè che non si possono rimediare.

L'acqua è vita ma se trattata male può diventare anche veicolo di morte!

Pensiamo alle alluvioni, alle frane causate, agli smottamenti quando ad esempio è troppa; alla desertificazione e salinizzazione dei suoli quando invece è poca.

Pensiamo anche all'influenza che l'azione dell'uomo può avere sui cambiamenti climatici, il ritiro dei ghiacciai, l'innalzamento dei livelli del mare, l'erosione delle coste. E questi sono solo alcuni esempi di scenari che purtroppo potremmo avere nel nostro futuro e neanche troppo lontano.