Zone umide

 

L'errore più comune degli esseri umani è quello di dare per scontato ciò che possiedono, senza rendersi conto che, così facendo, rischiano di perderlo.

Questo è un invito alla riflessione: quante volte sogniamo luoghi straordinari ed incantevoli, in zone remote, e non ci accorgiamo dei veri tesori che abbiamo “sotto il naso”.

 

  Pozza nel Parco Veglia Devero

 

Le zone umide sono “ zone d'acquitrino, palude o torbiera, o acqua libera, sia naturali che artificiali, temporanee o permanenti, tanto con acqua ferma che corrente, dolce, salmastra o salata ”.

In Italia sono più di 70 le zone umide d'interesse naturale: ben misera cosa se si pensa che in epoca preromana i luoghi allagati periodicamente occupavano una superficie di circa il 10% della penisola.

Dopo l'unità d'Italia si sono ridotte ad un terzo: la fame di nuove terre e la malaria spinsero i governi ad intraprendere una lotta senza tregua contro le paludi.

Alta Valle Formazza

 

In epoche più recenti l'atteggiamento dell'uomo nei confronti delle superfici umide è andato via via mutando; risolti i problemi igienico – sanitari legati alla malaria, si è scoperto che questi ambienti svolgono un importante ruolo di miglioramento ecologico e climatico e, in molti casi, rappresentano delle difese naturali del territorio, in quanto zone di espansione di fiumi in piena.

Da aree improduttive, sono diventate mete turistico ricreative ed oggetto di importanti ricerche scientifiche.

Fioritura di erioforo, il fiore degli ambienti umidi

 

Tutti gli ambienti acquatici non sono giunti ai nostri giorni inalterati. La civiltà contadina prima di quella industriale ha utilizzato e modificato i corsi d'acqua a seconda delle proprie esigenze. L'uomo ha modificato gli ambienti umidi per aumentare la superficie coltivabile, ha cambiato il corso a rigagnoli e torrenti per favorire il pascolo del bestiame.

Pozza in Val Bognanco

 

Fortunatamente in diversi luoghi del nostro paese sono ancora presenti gli ambienti di torbiera anche se non molto diffusi a causa del clima poco idoneo al loro insediamento.

Inoltre le torbiere sono particolarmente fragili ed attualmente sono distribuite in modo puntiforme in ambiente alpino e subalpino.

Ambiente di torbiera a Devero

Le torbiere si originano per l'interramento di bacini lacustri o quando affiora la falda freatica.

I bacini lacustri sono infatti destinati ad un progressivo interramento, un processo che tuttavia nelle zone alpine, grazie al clima rigido, può essere anche molto lento.

Il materiale, di origine vegetale, che si accumula, in condizioni di saturazione d'acqua e in assenza di ossigeno, porta alla formazione della torba per effetto della incompleta trasformazione di residui organici.

Le torbiere hanno origine principalmente nelle zone fredde e umide della Terra.

In Italia sono relativamente rare e si trovano principalmente nelle valli alpine chiuse e nelle vicinanze di bacini naturali, nei delta dei fiumi e nelle pianure costiere depresse.

Sono caratterizzate da una vegetazione molto specializzata.

 

Le principali minacce al loro mantenimento e conservazione sono:

le opere di drenaggio e bonifica che causano una riduzione dell'acqua presente nel suolo,

la trasformazione dell'area in coltura intensiva,

l'estrazione della torba,

l'abbandono dello sfalcio per fare foraggio per le bestie,

il calpestio da parte dell'uomo e degli animali,

l'inquinamento.

Torbiera a Devero sopra Pianboglio

Purtroppo questi ambienti coincidono quasi sempre con aree destinate al pascolo e allo sviluppo turistico, con piste da sci e varie strutture ricettive, e trattandosi di un habitat alquanto delicato e sensibile a questi tipi di pressione si possono avere nel tempo danni irreparabili. Danni sia alla vegetazione sia al substrato torboso.

Torbiera a Devero sopra il Corbernas  

 

Per la conservazione e il miglioramento degli ambienti di torbiera sono previste diverse azioni di intervento:

limitazione del pascolo e posizionamento di filo elettrico

posizionamento di abbeveratoi mobili e leggeri

posizionamento di ponticelli in legno per gli escursionisti

sistemazione dei sentieri limitrofi

monitoraggio dell'ambiente.

Interventi che hanno lo scopo di tutelare e migliorare un habitat naturale tra i più interessanti e significativi.

 

Torbiera a Devero verso il lago Sangiatto Superiore