Nei caldi mari dei Caraibi viveva una volta una famiglia di pesci rossi, composta da
papà pesce, mamma pesce e quattro piccoli pesciolini che si chiamavano:
Flonder, Ariel, Sebastian e Peppino.
La famiglia viveva in fondo al mare in una grotta di coralli, vicino ad un giardinetto di
anemoni di mare.
Ogni mattina papà pesce usciva e andava a caccia di pesci piccoli per sfamare la
famiglia; mamma pesce puliva la grotta e controllava i pesciolini che giocavano nel
giardino di anemoni.
La famiglia pesce viveva felice e i pesciolini crescevano ben nutriti.
Un giorno lo specchio di mare in fondo al quale sorgeva la grotta della famiglia
pesci fu invasa da un gruppo di turisti che, armati di fucile, erano venuti a fare pesca
subacquea.
Fra i pesci che abitavano in quel luogo si sparse un clima di tensione e tutti si
affrettarono a nascondersi nelle proprie case.
Papà pesce, che era andato a caccia, visti i turisti che, armati come guerrieri si
tuffavano nelle tranquille acque dei Caraibi, si diresse velocemente verso la grotta,
chiamando a gran voce mamma pesce e invitando i figlioletti a far ritorno a casa.
I pesciolini, in fila, nuotarono verso la grotta, ma Peppino si attardò e restò
indietro.
Un giovane turista che si era tuffato senza fucile, ma con un retino, vide il pesciolino e
lo catturò.
Il giovane, tornato in albergo, riempì dacqua un barattolo e vi immerse il
pesciolino il quale si agitava e piangeva perché cercava i suoi fratellini.
Il giovane vedendo le lacrime del pesciolino disse:
"Io lavoro in un luogo dove cè un grande acquario pieno di pesci. Ti porterò
li e starai in compagnia".
Il giovane era un medico che lavorava presso un Ospedale Pediatrico.
Allinterno dellOspedale era stato sistemato un acquario dove nuotavano tanti
pesci tropicali.
Il giovane medico tornò al lavoro portando con sé il pesciolino in un sacchetto e lo
sistemò nellacquario.
I pesci accolsero bene il nuovo venuto e lo invitarono a giocare, ma Peppino era triste
perché pensava alla sua famiglia, alla sua casa, ed al suo giardino di anemoni in fondo
al mare.
Peppino si sistemò buono, buono in un angolino dellacquario, guardando fuori con
gli occhietti tristi e rifiutando il cibo.
I bambini, ricoverati in Ospedale, osservavano il nuovo venuto e si rendevano conto che il
pesciolino era triste.
I bimbi allora organizzarono una riunione, chiamarono il giovane medico e gli dissero che
doveva partire per portare il pesciolino nel mare in cui era stato catturato.
Il medico, prima rifiutò, ma poi accettò il consiglio perché si rese conto che i
piccoli erano molto preoccupati, e fatte le valigie ritornò nello stesso specchio
dacqua e liberò il pesciolino.
Peppino guizzò via dal sacchetto, chiamando a gran voce la sua famiglia e nuotò
velocemente verso la grotta dei coralli.
La famigliola era triste perché temeva di non vedere più Peppino e quando si sentì la
sua voce, tutti corsero fuori e lo abbracciarono.
La sera nel Mar dei Coralli ci fu una gran festa e arrivarono pesci da tutti i mari per
festeggiare il ritorno di Peppino.