VILLA PALLAVICINO

La villa, elegante e maestosa, sorge poco prima di Stresa.

Gode di un panorama che spazia dal promontorio della Castagnola di Pallanza sino ai monti della Svizzera e il suo parco arriva alle colline dov'era l'antico castello di Stresa.

Costruita intorno al 1850 da Ruggero Borghi, fu acquistata dal duca di Villambrosa prima e dal marchese Ludovico Pallavicino poi.

Fu il duca di Villambrosa che ingrandì ed abbellì la villa facendo piantare gli alberi che ancora oggi ammiriamo, in particolare i lyriodendron tulypifera con le loro foglie dorate e le sequoie ancora sconosciute in Italia.

Nel 1862 la villa passò ai marchesi Pallavicino che completarono l'opera di rimboschimento, arricchirono il parco delle serre e realizzarono i viali che ancora oggi hanno uno sviluppo di circa 7 chilometri.

IL PARCO

Attualmente si estende per oltre 150.000 mq. Ha l'aspetto di un'oasi naturale intatta e suggestiva, con scintillanti ruscelli, fiori dai vari colori e alberi fra i più antichi e rari, come i faggi rossi, gli aceri, i larici, i maestosi ginko biloba, le sequoie dal verde trasparente, le querce, i platani, le magnolie, le conifere, innumerevoli alberi da fiore e da frutto e, come un monumento della natura, il superbo cedro del Libano.

I FIORI

Nella zona più pianeggiante, soleggiata e colorata del parco sorge un mare di fiori con una festa di colori e di profumi: rose, azalee, rododendri, narcisi, agerati, taigeti, magnolie, oleandri, glicini.

I giardinieri curano ogni fiore realizzando con le corolle fantastici disegni.

 

GLI ANIMALI

In mezzo al parco c'è anche un laghetto, regno del superbo cigno nero e intorno a lui, a popolarne la superficie, i pigri fenicotteri, le cicogne, gli anatroccoli.

Non ci sono solo gli animali più comuni in Italia ma anche di specie provenienti da varie parti del mondo!

Fu la marchesa Luigia Pallavicino che ne completò l'opera di raccoglimento per costruire uno zoo di eccezione che richiama oggi molti studiosi di zoologia ed appassionati di botanica.

Sapete la caratteristica strana ma curiosa di questi animali? Essi non scappano davanti ai visitatori, non li aggrediscono ma piuttosto si avvicinano facendo la gioia dei più piccoli. Così si comportano i lama , le caprette tibetane, i daini.

Protagonista di questo paesaggio è il pavone con la sua ruota preziosa come un antico ventaglio.

Ma tanti altri sono gli animali curiosi e insoliti che popolano il parco della villa come il canguro, abilissimo saltatore delle sterminate praterie dell'Oceania, la lontra, le zebre, l'alpaka e, nelle voliere, i variopinti esemplari di calao e pappagalli.

 

A completare questo paesaggio idilliaco e originale per gli ospiti che ne fanno parte, c'è oltre la piccola torre che sorge lungo il percorso tra i fiori, un campo giochi fornito di scivoli, altalene e perfino una graziosa casa della bambola ricavata da un grosso fungo.

Anche qui ci sono tanti amici animali e, fra i più disponibili al gioco, l'otaria e i pinguini.